Aziende italiane in Spagna: gli occhiali di Nau! crescono in Spagna con aperture a Madrid e Barcellona

Un altro esempio di aziende italiane in Spagna: Nau!

 

La compagnia italiana specializzata nella produzione di occhiali, apre due nuovi punti vendita consolidando il proprio retail.

 

 

 

 

Nau!, con sede a Castiglione Olona e con un fatturato di 30mln di euro, prevede una crescita globale del fatturato nel 2017 del 26%.

 

Con 600 dipendenti, l’azienda è specializzata nella distribuzione di occhiali in edizione limitata.

Il punto di forza risiede nella grande varietà di occhiali proposta al pubblico. Grazie a un’innovazione continua e alla proposta di nuove collezioni ogni mese. Il prezzo è assolutamente accessibile, posizionandosi tra i 95 e i 100€ a occhiale.

 

Attualmente è registrato un attivo di 120 punti vendita in Italia, India e Spagna. Le mire della Compagnia sono orientate ad un’implementazione del mercato spagnolo.

 

L’entrata di Nau! in Spagna risale al 2015 con un primo store di 120mq presso il Centro Commerciale L’Ànec Blau.

 

La scorsa settimana è stata la volta di Madrid, con uno store di 140mq presso il Centro Commerciale La Gavia de Madrid.

 

Fino ad oggi la Compagnia ha investito una somma di 200.000€ in Spagna, che pare solo l’inizio.

Un nuovo esempio quindi di azienda che sceglie la Spagna per la propria espansione commerciale

 

Nau! è attualmente in pieno processo di espansione. I prossimi obiettivi dell’azienda su territorio iberico, prevedono l’apertura entro breve tempo di altri due punti vendita a Madrid o Barcellona.

 

Le aziende italiane in Spagna sono sempre più numerose e attestano un trend che sta prendendo piede rapidamente e con successo.

 

 

https://www.modaes.es/empresa/20170427/las-gafas-de-nau-crecen-en-espana-con-aperturas-en-madrid-y-barcelona.html

 

 

 

 

Atlantia – Abertis: possibile opa del gruppo italiano su quello spagnolo

Atlantia – Abertis: Nuovo possibile polo delle autostrade italo-spagnolo

 

 

 

Atlantia, controllata dalla famiglia Benetton attraverso Edizione, ha allo studio un piano di aggregazione con la spagnola Abertis. L’offerta amichevole darebbe vita al leader europeo delle autostrade.

Oltre alle Autostrade per l’Italia, in pancia alla società italiana ci sono gli Aeroporti di Roma e il Telepass. In Borsa, Atlantia capitalizza circa 19 miliardi mentre Abertis è sopra quota 16 miliardi.

 

In una nota diffusa dalla Cnmv, Abertis specifica l’evolversi della situazione. “A seguito della manifestazione di interesse di Atlantia per studiare possibili alternative per una integrazione, c’è stato un incontro tra i vertici di Abertis e Atlantia e i loro consulenti,  durante il quale Atlantia ha condiviso le sue idee preliminari di struttura in relazione a una possibile operazione societaria”.

Tra le possibili alternative, continua il gruppo spagnolo, «si è discusso della possibilità di strutturare l’operazione come un’offerta pubblica di acquisto di azioni Abertis, con diverse possibilità di compensazione, cioè in denaro, titoli, o una combinazione dei due senza raggiungere un proposta concreta». Ad oggi, prosegue la nota, «non è stata completata alcuna possibile valutazione di Abertis e/o Atlantia o il prezzo di un’eventuale operazione» e «al momento non vi è alcuna proposta specifica o un piano d’azione né si sa se si verificherà una possibile operazione». Alla luce di questo, conclude la nota, «il cda di Abertis non si è riunito per discutere la questione».

 

 

Le conseguenze in Borsa

 

Atlantia (controllata dalla famiglia Benetton attraverso Edizione) è volatile a Piazza Affari mentre Abertis a Madrid è in territorio negativoIl titolo Atlantia, che aveva aperto in forte rialzo, cede a metà mattina l’1,2% a 22,81 euro mentre Abertis, riammessa alle contrattazioni oggi dopo la sospensione e il balzo della vigilia, cede l’1,38%.

 

 

Un colosso da oltre 10 miliardi di fatturato

 

L’unione tra il gruppo italiano e quello spagnolo darebbe vita a un colosso con un giro d’affari annuo di oltre 10 miliardi di euro, in grado di superare anche la rivale francese Vinci, che nel 2016 ha messo a segno ricavi provenienti da tutte le concessioni pari a circa 6,3 miliardi di euro.

 

 

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-04-19/abertis-discussa-i-vertici-opa-atlantia-094451.shtml?uuid=AEW1Re7

 

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2017/04/18/news/atlantia-abertis_torna_l_interesse_contatti_per_un_polo_delle_autostrade-163296275/?rss

 

http://www.corriere.it/economia/17_aprile_19/atlantia-l-incontro-abertis-indiscrezioni-sull-opas-16-euro-2f552dee-24d9-11e7-a8eb-9de3cd2120df.shtml

 

 

Aziende italiane in Spagna: Save My Bag si rafforza in Spagna con nuove aperture a Palma, Bilbao e Barcellona.

Aziende italiane in Spagna. La italiana Save My Bag, presente in Spagna dal 2014, prepara nuove aperture in Spagna che ad oggi, rappresenta per l’impresa il 3^ mercato europeo.

 

 

 

 

Aziende italiane in Spagna. La famiglia Albanozzo, proprietaria del brand, iniziò a vendere il prodotto nel suo store multimarca di Calle de la Soledat di Valencia. Poco dopo fu la volta del primo monomarca di Calle Isabel la Catolica.

 

In pochi anni la Spagna si è trasformata nel 3^ mercato più importante d’Europa, dopo Italia e Francia.

 

L’impresa ha fatturato in Spagna il primo anno 90.000€, 150.000€ il 2^ anno e 600.000€ il terzo anno. La previsione è di triplicare il fatturato nei prossimi anni.

 

Nel 2016 Save My Bag ha venduto in Spagna oltre 18.000 borse.

 

Oggi Save My Bag conta 3 tende monomarca in Spagna ubicate a Valencia, Alicante e Madrid. Inoltre un corner presso El Corte Inglés de Pozuelo Alarcón a Madrid e negozi multimarca a Bilbao, Barcellona, San Sebastián, Pamplona, Zaragoza, Andorra, Murcia, Sevilla, Ceuta y Melilla.

 

Un altro caso di successo italiano in Spagna con concrete opportunità di consolidamento e ampliamento del proprio business sull’intero territorio.

 

https://www.modaes.es/empresa/20170413/la-italiana-save-my-bag-se-refuerza-en-espana-abre-en-palma-y-tantea-bilbao-y-barcelona.html

 

 

Apre Ferrari Land. Perché in Spagna e non in Italia?

La Spagna si colora di rosso e risulta più attrattiva dell’Italia. Anche per un brand iconico e sinonimo di italianità al 100% come Ferrari. Apre Ferrari Land.

 

 

 

E’ vero, a Modena e Maranello ci sono già 2 musei Ferrari. Perché però è stata scelta la Spagna, e Tarragona per la precisione, per uno straordinario parco divertimenti in stile Ferrari? Perchè non una location in Italia?

 

La risposta è molto semplice, ed è duplice.

Il turismo in Spagna è fortemente caratterizzato da visitatori italiani.

Il pubblico spagnolo è da sempre attratto dai mitici brand italiani, come appunto Ferrari.

 

Ed ecco quindi che la Spagna si colora di rosso, rosso Ferrari.

 

Nel Racing Legends, i visitatori potranno dare prova della loro abilità come piloti. Potranno guidare una Ferrari per le strade di Roma, nei circuiti più famosi d’Italia e del mondo .

 

Tra le altre attrazioni, il circuito da corsa Maranello Grand Race, un percorso a bordo delle auto da corsa GT su una pista di oltre 500 metri. Ed ecco che non serve più che gli spagnoli giungano a Maranello (meta tra l’altro non comodissima per i turisti) ma è Maranello che si trasferisce in Spagna!

 

A Tarragona ci sarà il Colosseo, il campanile di San Marco a Venezia e il Palazzo Vecchio di Firenze oltre alla torre di Modena e all’ingresso dello stabilimento della Ferrari a Maranello.

 

Alla cerimonia di apertura Arturo Mas Sardá e Piero Ferrari hanno acceso i motori del parco. A questo evento emozionante, insieme a 1.500 ospiti, hanno preso parte diversi personaggi noti, tra i quali Marc Gené, test driver di Ferrari.

 

I visitatori del resort potranno vivere lo spirito di Ferrari Land attraverso l’omaggio reso all’eccellenza del brand italiano. Il parco è un tributo a Enzo Ferrari, al genio e allo stile di vita italiano. Uno stile da sempre iconico, mitico, aspirazionale e simbolo di innovazione.

 

Questo è solo l’ultimo esempio di italianità in Spagna e di una scelta precisa di investimento tutto italiano in Spagna.

 

 

http://www.ultimora.news/ferrari-land-a-barcellona-apre-il-primo-parco-in

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2017/04/06/news/benvenuti-a-ferrari-land-il-parco-divertimenti-che-fara-concorrenza-a-disneyland-1.15153498

http://www.lastampa.it/2017/04/06/motori/attualita/ferrari-land-inaugurato-il-primo-parco-divertimenti-europeo-del-cavallino-m2OsvYzcJw6q6YhWgyrWFN/pagina.html

 

 

 

 

L’internazionalizzazione delle aziende in Spagna

L’internazionalizzazione delle aziende in Spagna: un tema di grande interesse.

 

Negli ultimi anni la Spagna è stata una delle maggiori protagoniste nello sviluppo economico dell’Eurozona. E’ stato registrato un tasso di crescita mediamente doppio rispetto alla media continentale.

 

Ciò è stato possibile anche grazie alle azioni mirate della Comunità Europea. Tali azioni sono state rivolte in particolare alla creazione di infrastrutture a favore della promozione del turismo. Inoltre il sostegno dello Stato alle imprese, anche estere che intendevano investire sul territorio, è stato decisivo.

 

Gli investimenti di aziende estere in Spagna ha determinato l’affermazione di una Social Responsability atta a rafforzare lo scambio virtuoso tra produzione e ambiente sociale. La business ethics ha preso piede attraverso il confronto con le imprese estere, moltiplicatesi in Spagna negli ultimi anni.

 

Sul piano statistico le ragioni che hanno guidato molte aziende estere a delocalizzarsi, anche parzialmente, sono state le seguenti:

coprire un mercato potenzialmente molto vasto

stabilire una piattaforma per le esportazioni su altri mercati (magari di lingua spagnola, come i paesi latinoamericani).

 

Tale dinamica di internazionalizzazione aziendale ha trovato sostegno nella politica di sviluppo del governo spagnolo. Il governo infatti si è fatto promotore di misure di sostegno alle imprese, e in generale al mondo del lavoro. Ci riferiamo all’ambito dell’edilizia, del risparmio energetico, e soprattutto del recupero dell’IVA in caso di insolvibilità delle commesse da parte dei clienti, grazie all’intervento sulla riduzione del carico fiscale alle imprese.

 

Queste scelte politiche hanno pertanto favorito in Spagna la diffusione di società estere. Attraverso joint venture con quelle locali o mediante contratti di distribuzione, agenti e franchising che hanno consentito una sorta di “colonizzazione” del territorio.

 

Il mercato del lavoro spagnolo non sembra peraltro risentire dell’ingresso di aziende estere e italiane in particolare. L’immissione di lavoratori dall’estero in Spagna continua ad essere un fattore di beneficio per l’intera Unione Europea.

 

Tali riflessioni confermano l’importanza e l’impatto positivo dell’internazionalizzazione aziendale spagnola, a favore dei paesi intra comunitari, Italia inclusa.

 

L’economia spagnola continuerà a crescere per tutto il 2017

La crescita dell’economia spagnola confermata per tutto il 2017 con previsione d’incremento dell’impiego trasversale a tutto il mercato.

 

 

 

L’economia spagnola ha mostrato una solida crescita e un’equilibrata progressione nell’ultimo quarto del 2016 e nei primi 3 mesi del 2017. Oggi si situa tra le economie in maggiore crescita d’Europa, duplicando di fatto la crescita media all’interno dell’euro zona.

 

Il dinamismo delle attività nei diversi settori ha influito direttamente sul mercato del lavoro. Si registra un incremento del 2,7% tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017.

 

Le prospettive sono molto positive. La Camera di Commercio di Spagna prevede che nel 2017 l’economia del paese manterrà il suo vigore, con un considerevole avanzamento del PIB. Rispetto all’euro zona, il differenziale di crescita potrà avvicinarsi a un punto percentuale. E’ previsto un +2,5% nel 2017 con più di 300.000 nuovi posti di lavoro.

 

L’incremento delle esportazioni di beni e servizi si consolida al 4,4%, a fronte di un aumento delle importazione del 3,3%.

 

La Spagna si conferma pertanto come un  paese in forte espansione. Un paese estremamente potenziale per gli investitori esteri che, sul territorio, potranno trovare sempre maggiori opportunità di investimento ovvero creazione di attività, implementazione del business e nuovi canali distributivi.

 

http://empresaexterior.com/not/61493/la-economia-espanola-seguira-creciendo-con-fuerza-y-creando-empleo-en-2017/

 

 

http://www.infomercatiesteri.it/quadro_macroeconomico.php?id_paesi=92

 

 

 

Alimentaria 2018 a Barcellona – A unique Food, Drinks and Gastronomy Experience

Salone internazionale dei prodotti alimentari e delle bevande rivolto a professionisti della distribuzione commerciale, grossisti, rivenditori al dettaglio, operatori del settore alberghiero e della ristorazione.

 

Alimentaria è il primo punto di riferimento per il settore in Spagna e il secondo salone dell’alimentazione a livello mondiale. Assoluto referente internazionale per il settore, Alimentaria si prepara alla nuova edizione per il 2018. L’esposizione si terrà dal 16 al 19 aprile a Barcellona e vanterà ben sei saloni espositivi.

 

 

I sei Saloni sono dedicati a:

 

-Food

-Conservazione

-Vini

-Carni

-Latticini e derivati del latte

-Ristorazione

 

Alcuni numeri della passata edizione 2016:

 

-Più di 4.000 imprese provenienti da 65 paesi

-Oltre 140.000 visitatori da 157 paesi

-Più di 600 compratori internazionali invitati

-Più di 200 attività a supporto

-Più di 11.000 accordi economici durante il Salone

-90.000 mq di superficie coinvolta

 

Queste cifre dichiarano il successo di una manifestazione che si conferma uno dei principali appuntamenti a livello mondiale per i professionisti del settore agroalimentare nella prossima edizione 2018.

 

Nella passata edizione del 2016,  con oltre 90 imprese presenti, l’Italia è stata il primo paese estero per numero di espositori. confermando il suo ruolo di primo piano nel panorama agroalimentare internazionale.

 

L’Area Italia si è presentata ai visitatori come una vera e propria vetrina delle eccellenze enogastronomiche nazionali, con una ricca varietà di prodotti. Ppasta fresca e secca, insaccati, formaggi e latticini, conserve, prodotti da forno, liquori e vini, caffè e dolci.

In particolare, sono stati esposti alcuni prodotti che rispondono alle nuove esigenze del mercato, come la pasta, gli gnocchi e le salse bio e gluten free e la mortadella di Bologna a ridotto contenuto di grassi, oltre a numerose novità per il mercato spagnolo come lo speck ed il prosciutto d’oca, il tomino del boscaiolo e la manna siciliana.

Non sono mancate nemmeno le ultime tendenze della tecnologia industriale italiana applicata al settore agroalimentare, con la presentazione delle capsule da caffé riciclabili e compatibili con le principali marche del mercato.

 

La prossima edizione di Alimentaria prevede la conferma dei dati sopra riportati e la partecipazione importante delle imprese italiane.

 

Sono già aperte le iscrizioni. Per ulteriori informazioni e approfoindimenti

http://www.alimentaria-bcn.com/it/exponer/contacto-comercial

 

 

Futurmoda 2017: imprese italiane in Spagna per la fiera internazionale di pellami, accessori e componenti per calzature e abbigliamento

Futurmoda 2017: fiera internazionale di pellami, accessori e componenti per calzature e abbigliamento.

 

Futurmoda 2017: la fiera internazionale di pellami, accessori e componenti per calzature e abbigliamento, celebra una nuova edizione a Elche il 22 e 23 marzo presso il recinto fieristico IFA Elche, ad Alicante.

 

 

Si tratta di uno degli eventi più importanti del settore in tutta la Spagna. Si celebra due volte l’anno per conoscere le novità, le innovazioni e le ultime mode, oltre che per promuovere il commercio internazionale e reperire importanti contatti commerciali.

 

La scelta di Elche come location dell’evento non è casuale. Si tratta infatti della città Alicantina che rappresenta l’eccellenza nella tradizione calzaturiera di tutta Europa.

 

Questa edizione di Futurmoda presenterà circa 2.000 collezioni. In questa eccezionale occasione, parteciperanno disegnatori, creativi e fabbricanti operanti nei settori della calzatura, del tessile, della confezione.

 

La passata edizione (dicembre 2016) ha richiamato 6.000 visitatori da 42 paesi.

 

La fiera conterà anche in questa edizione una maggior presenza di partecipanti stranieri, tra cui una folta schiera di imprese italiane.

Le aziende straniere rappresentano circa un 30% dell’offerta nella sua completezza.

 

Futurmoda è organizzata da AEC (Asociación Española de Componentes y Maquinaria para el Calzado Santander) e IFA (Institución Ferial Alicantina)

 

Contatti utili:

Recinto fieristico: Institución Ferial Alicantina

Sito web:  http://www.futurmoda.es/

Telefono +34 96 665 7600

mail : info@futurmoda.es

 

 

http://www.modaes.es/newsletters/viewdom.php?id=22460&idioma=es

http://www.portalferias.com/futurmoda-2017-alicante_31754.htm

http://www.dami.it/news-dami-next-events-futurmoda-alicante/

http://arsutoriamagazine.com/it/futurmoda-un-bilancio-straordinario/

 

 

Spagna: Asta per assegnazione del regime di remunerazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

ll Ministero dell’Industria, Energia e Turismo spagnolo, lancia un’asta per assegnare un regime di remunerazione specifica per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

 

La Legge spagnola 24/2013 del settore elettrico, autorizza il Governo ad assegnare un regime retributivo specifico per incentivare la produzione di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili.

 

L’articolo 12 del Real Decreto 413/2014 del 6 giugno, dispone che l’ottenimento del regime retributivo specifico sarà stabilito attraverso verifica delle condizioni, delle tecnologie o delle installazioni che rispondano ai requisiti di una concorrenza competitiva.

 

Tale Asta deriva dalle considerazioni del Consiglio Europeo del 18 marzo 2016, per un  mercato  dell’energia  pienamente  funzionante  e  interconnesso.  Il conseguente sviluppo  di  approcci  più regionali  alla  sicurezza  dell’approvvigionamento è imprescindibile. I meccanismi  di  capacità dovranno essere sempre più aperti per consentire la partecipazione transfrontaliera.

 

La Spagna risponde all’appello dell’UE.  Una maggiore efficienza energetica, un maggiore utilizzo di fonti rinnovabili e quindi più potere ai consumatori.

 

L’asta mette al bando ben 3mila MW di potenza incentivabile. E sarà “tecnologicamente neutrale”, ossia aperta a tutte le tipologie di impianto. In questo modo si offrirà un’opportunità anche al fotovoltaico e all’energia solare. L’eliminazione dei singoli contingenti di potenza è per il Ministero dell’Energia spagnolo il giusto strumento per far sì che questi progetti abbiano sui consumatori un costo minore e più efficiente.

 

Il regolamento del Ministero dell’Industria, Energia e Turismo spagnolo mira a disciplinare l’asta. Oltre ad assicurare maggiori controlli sull’effettiva realizzazione dei progetti vincitori.

 

I nuovi impianti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2019. Il regolamento ministeriale prevede diversi traguardi intermedi vincolanti e un sistema di garanzie e di controlli che marchi stretto i vincitori. Il regolatore ha pertanto avviato la procedura di audizione per le parti interessate per una prima valutazione.

 

 

Per ulteriori informazioni e dettagli

http://www.minetad.gob.es/energia/es-ES/Participacion/Paginas/Cerradas/RD-instalaciones-energias-renovables.aspx

indirizzare eventuali domande od ulteriori richieste di chiarimenti al seguente indirizzo relener@minetad.es.

 

 

 

Imprese italiane in Spagna: Elisabetta Franchi

Imprese italiane in Spagna: Elisabetta Franchi scommette sulla Spagna e apre il suo primo store a Madrid.

 

 

 

 

L’impresa italiana di moda femminile sceglie nel 2014 di aprire la sua prima boutique a Tenerife, nelle isole Canarie. Lo store di 110 metri quadrati sorge nel Centro Commerciale plaza del Duque.

L’apertura a Tenerife fa parte della strategia di sviluppo del brand rivolta ai mercati esteri.

 

Oggi il brand Elisabetta Franchi aumenta la posta e apre il suo primo store in calle Claudio Coello a Madrid. Rappresenta così un perfetto esempio di imprese italiane che in Spagna trovano un interessante e molto potenziale mercato di sbocco.

 

Forte di un business in crescita, con ricavi a quota 102 mln di euro nel 2016, l’export è una fonte d’introiti importante. E la Spagna rappresenta un mercato in forte espansione per il brand.

 

Attualmente l’azienda può contare su un network di distribuzione composto da circa 1.100 negozi multimarca e 63 boutique monomarca, di cui 26 in Italia e 37 all’estero, nelle principali capitali dello shopping e del lusso.

 

Per l’impresa, che ad oggi conta più di 200 impiegati, questo è un momento di grande dinamismo, caratterizzato da una forte espansione del canale retail

 

http://www.modaes.es/empresa/20170309/elisabetta-franchi-apuesta-por-espana-y-sube-la-persiana-de-su-primera-tienda-en-el-pais.html