Bando 2017 per la promozione e sviluppo d’investimenti stranieri in Spagna

Bando 2017 per la concessione di aiuti del “Programma d’Investimenti di aziende straniere, in attività di ricerca e sviluppo”.

 

L’obiettivo del bando 2017 è promuovere lo sviluppo di nuove attività di ricerca e sviluppo di aziende a capitale estero già presenti o con intenzione di stabilirsi in Spagna.

 

Le aziende italiane interessate a partecipare possono richiedere un massimo di 200.000€ per sviluppare progetti di R&S in Estremadura, Andalusia, Castiglia la Mancha, Isole Canarie, Murcia, Galizia o Comunità di Valencia

 

ICEX ESPAÑA EXPORTACIÓN E INVERSIONES indice il bando 2017 per la concessione di aiuti mediante il “Programma di Investimenti delle aziende straniere in attività di ricerca e sviluppo”.

 

Il programma del bando 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Spagnola, rimarrà in vigore fino al 18 aprile 2017. La dotazione economica del programma ammonta a 2mln di euro. Questa linea di aiuti sarà co-finanziata dal Programma Operativo Europeo di Crescita Intelligente fino all’anno 2020.

 

A quali aziende è rivolto?

Il bando intende promuovere lo sviluppo di nuove attività di R&S di aziende a capitale estero già presenti o con intenzione di stabilirsi in Spagna. Inoltre, vuole attrarre progetti greenfield ad alto contenuto tecnologico e consolidare i centri di eccellenza di grandi aziende estere già stabilite in Spagna.

 

Qual è l’importo degli incentivi?

L’importo massimo potrà ammontare a 200.000€ e potrà esserne beneficiato nell’arco di tre esercizi finanziari consecutivi (Regolamento di “aiuti minimi”) e sarà una percentuale dell’investimento realizzato (Regolamento Comunitario sugli Incentivi Statali di Ricerca e Sviluppo (2014/C 198/01).

 

Le attività oggetto di aiuti dovranno essere realizzate entro il 31 dicembre 2017 in una o varie delle seguenti Comunità Autonome: Estremadura, Andalusia, Isole Canarie, Castiglia la Mancha, Murcia, Galizia e Comunità di Valencia.

 

 

Cosa offre

 

Contributi a fondo perduto.

 

Per quali attività

 

Nuovi progetti di ricerca e sviluppo.

 

Quanto

 

Massimo di 200.000€ per azienda. L’importo degli aiuti sarà una percentuale dell’investimento totale.

 

Per chi

 

Aziende a capitale estero già presenti o con intenzione di stabilirsi in Spagna.

 

Come

 

Con una procedura di piena concorrenza in cui le richieste saranno valutate in funzione dei criteri prestabiliti nel bando.

 

Dove

 

Progetti da svilupparsi in Estremadura, Andalusia, Castiglia la Mancha, Isole Canarie, Murcia, Galizia e Comunità di Valencia.

 

Quando

 

Termine di presentazione: 18 aprile. Gli investimenti potranno realizzarsi fino al 31 dicembre 2017.

 

 

Per ulteriori dettagli

Spagnolo: Convocatoria 2017
Inglese: Call 2017
Italiano: Bando 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

Settori in espansione in Spagna: il settore nuziale

Settori in espansione in Spagna. Quello nuziale è uno dei settori in maggiore espansione.

 

 

ll settore nuziale in Spagna vanta circa 700 compagnie e più di 6.000 lavoratori. La produzione è di circa 755.000 abiti da sposa all’anno, e, dato non trascurabile, anzi, è superiore alla domanda interna.

 

All’interno della Spagna il primato è della Catalogna che copre circa il 41% della produzione totale.

Mentre le esportazioni corrispondono al momento a 507,4 mln di euro. Marche come Pronovias e Rosa Clará sono i leader indiscussi del mercato.

I numeri parlano da soli e infatti grazie agli abiti da sposa la Spagna sta letteralmente fronteggiando la crisi in maniera eccellente.

Inoltre la forza del mercato spagnolo è stata ed è quella di intercettare tendenze attraverso i social e a sua volta raccontarle attraverso i mezzi digitali.

La Spagna si attesta come la seconda maggiore esportatrice dopo la Cina.

 

E l’Italia come reagisce in questo nuovo scenario?  Il nostro Paese, che vanta una tradizione sartoriale d’eccellenza, con nomi di spicco e tecniche artigianali ammirate in tutto il resto del mondo, sta guardando alla Spagna come un territorio in cui cercare nuove opportunità. La volontà è di entrare a far parte di questo nuovo settore in espansione.

 

Barcelona Wedding Summit.

Per questo motivo sono sempre più numerose le aziende italiane partecipanti al Barcelona Wedding Summit.

Il 21 marzo 2017 Barcellona si trasforma infatti nella capitale mondiale della moda nuziale con la celebrazione del Salone Barcellona Bridal Week, composto dal Salone Internazionale Sposa Spagna e dalla Passerella Gaudí Spose.

 

L’evento, che porterà in città 400 compratori internazionali da 40 Paesi esteri, rappresenta la punta di diamante di un segmento (e di un business) in continua espansione.

In questi giorni lo spazio della Gran Via de Fira Barcelona si trasforma in una grande passerella di abiti da sposa. Per una settimana i due eventi trasformeranno Barcellona in un importante centro internazionale della migliore moda nuziale.

 

Tra le aziende italiane presenti

 

Alessandra Rinaudo

www.alessandrarinaudo.it

 

Anya by Issima

 

Capri Sposa

www.caprisposa.it

 

Cleofe Finati

www.cleofefinati.com

 

Cosmobella

www.cosmobella.com

 

Demetrios

www.demetriosbride.com

 

Demetrios Evening/Platinum/Roma

www.demetrios.com

 

Eddy K.

www.eddyk.com

 

Eleni Elias

www.elenielias.com

 

La Venere di Antopa

www.antopa.it

 

Leila Hafzi

www.leilahafzi.com

 

Lorenz Cerimonia

www.lorenzsposo.it

 

Loretta Italia

www.lorettaitalia.com

 

Monica Loretti

www.monicaloretti.com

 

Nicole Spose

www.nicolespose.it

 

Nugnes Couture Sposa

www.nugnes-calzature.it

 

Pat Maseda Brides

www.patmaseda.com/Sposa

 

Petrelli Uomo

www.petrelliuomo.com

 

Via della Spiga Milano

www.viadellaspigamilano.it

 

http://www.modaes.es/tendencias/20170306/el-sector-nupcial-a-debate-en-barcelona-wedding-summit.html

 

http://www.barcelonaweddingsummit.com

 

http://www.barcelonabridalweek.com/en/home

 

 

 

 

 

 

Impresa Italiana in Spagna: il caso Geox

Geox è l’esempio perfetto di come un’impresa italiana, con particolari difficoltà sul territorio d’appartenenza, riesca ad affermarsi all’estero in un’impresa di crescita e consolidamento.

 

 

Cosa significa essere un’impresa italiana in Spagna. Geox è arrivato in Spagna nel 2001 e due anni più tardi ha aperto il suo primo negozio in proprio. Da quel momento, la presenza di Geox sul mercato spagnolo è andata aumentando sempre più. Ha sfruttato la scia dell’interesse crescente dei consumatori iberici, portando il brand a possedere più di 60 boutique nella penisola.

 

Il gruppo italiano è stato protagonista nel 2016 di una crescita sul mercato “core” iberico e, in generale, su tutto il mercato europeo. Diversamente in Italia ha registrato risultati molto poco soddisfacenti con un calo importante rispetto al 2015.

 

Mentre le vendite in Italia hanno subito una caduta del 3,9% nel resto d’Europa (tra cui la Spagna) si è assistito ad un aumento del 5,6% pari a 396 mln di euro.

 

Probabilmente il successo del retail Geox nel mercato spagnolo ha segnato il punto decisivo.  Grazie alla valenza di Geox Shops, una rete globale di punti vendita, è stato possibile offrire una gamma completa dei prodotti in una struttura articolata di negozi differenziati per dimensioni e location.

 

Grazie alla creazione di un canale multimarca in chiave moderna,  è stato possibile applicare il progetto pop-up store. Si tratta di un innovativo espositore di prodotti che promuove il brand di calzature nel mercato spagnolo.

 

I temporary shop dell’azienda hanno invaso El Cortes Inglés, la più grande catena di magazzini della Spagna.

 

http://www.modaes.es/empresa/20160729/geox-eleva-sus-ventas-un-55-en-el-primer-semestre-del-ano-impulsada-por-el-mercado-europeo.html

 

http://www.laprovinciadifermo.com/index.php/fermo2/economiafermo/1351-geox-invade-la-spagna-con-il-pop-up-store-creato-dalla-tre-elle-di-fermo

 

 

http://it.fashionnetwork.com/news/Geox-inaugura-il-suo-primo-flagship-in-Spagna,92540.html#.WL2Q7_JmpME

 

 

 

Investimenti italiani in Catalogna

Investimenti italiani in Catalogna: i 10 settori principali

 

 

Negli ultimi anni, gli investimenti italiani in Catalogna sono stati decisamente significativi raggiungendo i 260mln di euro. Oggi rappresenta il 14% del totale investimenti dell’Italia nello stato Spagnolo, coinvolgendo quasi 600 aziende italiane di grandi, medie e piccole dimensioni.

 

Le importazioni in Catalogna dall’Italia hanno seguito una dinamica molto attiva collocandosi in 6mld di euro nel 2016, un 5,4% in più rispetto all’anno precedente. Le importazioni della Catalogna rappresentano ad oggi il 34,7% delle importazioni dello Stato spagnolo dall’Italia.

 

I 10 principali settori, oggetto degli investimenti italiani in Catalogna, sono stati

-tessile

-servizi commerciali

-prodotti di consumo

-trasporti

-componenti settore automobilistico

-biotecnologia

-elettronica di consumo

-componenti elettronici

-metallurgico

-farmaceutico

 

Il 2015 e 2016 hanno visto una concentrazione di investimenti quasi totalmente nel settore delle telecomunicazioni.

 

Ma quali sono state le motivazioni di tale fiducia, che va sempre più consolidandosi nel tempo?

 

  1. un’economia competitiva, in grado di arricchire il modello di business di partenza con attività industriali supportate da una solida rete di fornitori e servizi
  2. un approccio globale che consente lo sviluppo di un’economia aperta e infrastrutture di primo livello
  3. uno spirito di continua innovazione, priorità a ssoluta sia per il settore pubblico che privato
  4. una profonda attitudine all’imprenditorialità creativa, caratteristica particolarmente amata dalle aziende italiane, grazie a un sempre più complesso ecosistema di start-up dinamiche e innovative
  5. una gestione business friendly delle opportunità offerte dal mercato globale

 

D’altra parte la città simbolo della Catalogna, è entrata negli ultimi anni a far parte di classifiche prestigiose:

 

-è la 1^ città dell’Europa occidentale continentale per volume di investimenti esteri diretti (FDI Markets, Financial Times 2015)

-occupa il 1^ posto tra le smart city del mondo, davanti a NY, Londra e Singapore (Juniper Research, 2016)

-occupa il 4^ posto tra le città euopee per quanto concerne la produzione scientifica (Barcelona Tech UPC)

-occupa il 7^ posto a livello mondiale tra le città più ambite dai lavoratori stranieri (Decoding Global Talent, 2015 – BCG)

 

 

Costituzione di società in Spagna: il caso italiano O Bag

Costituzione di società in Spagna: il caso italiano O bag. Nel 2017 focus sul consolidamento dei mercati internazionali.

 

 

 

 

Il marchio O bag nasce dal successo delle iconiche borse personalizzabili realizzate in gomma eva. Ma il brand dell’azienda Full Spot, che produce e distribuisce il marchio, identifica una gamma di prodotti molto più ampia. Dagli orologi agli occhiali, passando per i portafogli e per le scarpe, lanciate recentemente.

 

D’altra parte da 5 milioni il fatturato è cresciuto fino a raggiungere quest’anno i 55 milioni. I progetti sono ambiziosi, sia in ambito nazionale che internazionale. La previsione è raggiungere i 90 milioni entro il 2018.

 

O bag conta ad oggi 265 punti vendita monomarca tra Italia e l’estero, con l’obiettivo di incrementarli ulteriormente nei prossimi anni. Inoltre il marchio è presente in molti mercati con il canale multibrand per un totale di 900 punti vendita.

 

Il 70% del business viene dall’Italia. Sul fronte europeo, il brand è presente in Spagna con la filiale O bag Iberia, una quindicina di negozi e una serie di multibrand gestiti tramite agenzia

 

Il fenomeno O Bag punta ad aumentare il suo successo in Spagna. La borsa in gomma verrà distribuita dal gruppo iberico Via Emilia che punterà a incrementare la presenza del marchio oltre i punti vendita presenti in città come Madrid e Barcellona. Via Emilia, già distributore di marchi italiani come Love Moschino, Elena Mirò, Liu Jo e Fiorella Rubino, si impegnerà dal 2017 a promuovere O Bag anche in numerosi multimarca.

 

Un altro esempio di eccellenza italiana che sceglie di costituire una propria società con sede in Spagna per approcciare nel migliore dei modi il mercato iberico.

Sempre di più si prende coscienza della necessità di radicarsi profondamente nel tessuto del territorio in cui si decide di operare, sia a livello strategico che commerciale/distributivo.

 

http://www.retexspa.com/o-bag-sempre-piu-presente-nel-mercato-spagnolo/

 

http://it.fashionnetwork.com/news/Mipel-O-bag-consolida-in-Italia-e-punta-all-estero,728627.html#.WK8DGPJmpME

 

 

Costituzione di società in Spagna: Patrizia Pepe

Un altro esempio di costituzione di società in Spagna. Il brand da 130mln di euro di fatturato arriva a Madrid, dopo l’opening a Gran Canaria. E continua l’espansione della piattaforma in Europa.

 

 

Il 2016 ha visto il brand Patrizia Pepe spingere l’acceleratore del suo piano retail. Il marchio, che fa capo alla Tessilform, conta già su una rete di 110 negozi al mondo.

Nel 2017 lo sviluppo del retail in Spagna è uno degli obiettivi principali del marchio.

 

Le nuove aperture in Europa si inseriscono all’interno di una strategia di ampliamento distributivo che prevede lo sviluppo di ulteriori progetti nei mercati con più alto potenziale di crescita, tra cui la Spagna.

 

Tali aperture sono sostenute da un piano di investimenti volti ad accrescere la percezione del marchio in Italia e nei mercati esteri.

 

Il brand è attualmente impegnato nel debutto all’interno del mercato spagnolo. Le sedi sono attualmente a Madrid, Gran Canaria, Barcellona, Palma di Maiorca e Puerto Banùs.

 

Si tratta delle prime aperture attraverso monomarca diretti e, contemporaneamente, parte lo sviluppo wholesale. I nuovi spazi Patrizia Pepe sono caratterizzati da un forte impatto visivo, creato da un mix di reminiscenze artistiche e spirito rock-chic.

 

Dopo l’Italia la Spagna si conferma il mercato più potenziale.

 

 

Per approfondimenti:

http://www.mffashion.com/it/archivio/2016/09/22/patrizia-pepe-ricavi-a-8-e-sbarco-retail-in-spagna

 

Il retail in Spagna: grande opportunità per le aziende italiane.

Pil in crescita del 3% e investimenti retail in Spagna sui livelli pre-crisi a 2,4 mld di euro. Così la Spagna è pronta ad accogliere le catene italiane.

 

 

La Spagna occupa il tredicesimo posto nel ranking mondiale per Pil, con 46 milioni di consumatori, 60 milioni di turisti che visitano il Paese ogni anno e gli effetti positivi che le riforme finanziaria e del mercato del lavoro hanno avuto nel recupero economico del Paese.

 

Dal 2015 gli investimenti italiani in Spagna hanno registrato un aumento maggiore del 55%. Il trend della fiducia dei consumatori ha posizionato il Paese al di sopra della media degli altri Paesi europei. La Spagna si attesta come un reale mercato di sbocco per le imprese italiane.

 

Rispetto all’Italia la Spagna mostra due assets vantaggiosi: minore pressione fiscale, più facilità di accesso al credito. E il 2016 ha visto un’ulteriore evoluzione positiva del trend in atto con un incremento del 2,8% del consumo delle famiglie e un’omogeneizzazione della normativa a livello statale, regionale e locale. Cui si aggiunge una stima di crescita del 4% degli incoming turistici entro il 2025 con positive ricadute sui consumi.

Interessante anche il volume degli investimenti immobiliari, che nel segmento retail ha raggiunto i 2.500 mln di euro nel 2016

 

Per approfondimenti

https://www2.deloitte.com/it/it/pages/consumer-business/articles/global-powers-of-retailing-2017—deloitte-italy—consumer-busi.html

http://www.exportiamo.it/aree-tematiche/12720/il-retail-business-in-spagna/

 

Costituzione di società in Spagna e stabile organizzazione: il caso Benetton

Da Benetton a OVS – i gladiatori italiani del “fast Fashion” si gettano nell’arena spagnola

 

 

 

Subito dopo la notizia della costituzione di società in Spagna da parte di OVS, arriva la conferma dell’altrettanto salda presenza di Benetton.

 

Attraverso la stabile organizzazione Bencom Retail con sede a Barcellona, Benetton ha rafforzato nell’ultimo anno la sua espansione nel mercato spagnolo, posizionandosi come valido competitor di Inditex e Mango.

 

Gli anni della crisi in Italia e Spagna è ormai acqua passata. Oggi la Compagnia rivendica la sua fetta di torta nel regno del fast fashion iberico.

 

Benetton, negli ultimi anni, ha individuato nel mercato spagnolo il trampolino di ri-lancio per una sfida a livello globale. Il gruppo annovera in Spagna 242 stabilimenti segnando un ottimistico 9% rispetto al mercato europeo.

 

La Compagnia ha rinnovato alcuni dei suoi punti vendita più rappresentativi nel paese, con il nuovo concetto “On Canvas”. Si tratta di uno store decisamente funzionale e dinamico, in grado di rinnovarsi a seconda delle esigenze del mercato e del consumatore. Un nuovo concetto architettonico che vuole essere un omaggio alla maglieria, centrale nella storia del brand.

 

Grazie a questo progetto, Benetton si prepara alla realizzazione di un nuovo mega store presso la Rambla Catalunya di Barcellona.

 

Oggi il fast fashion italiano, grazie a gruppi come Benetton, OVS e Terranova scalda i muscoli e si lancia nell’impresa più difficile: la definitiva conquista del mercato spagnolo.

 

Per approfondimenti:

http://www.modaes.es/empresa/20170221/de-benetton-a-ovs-los-gladiadores-italianos-del-fast-fashion-saltan-a-la-arena-espanola.html

http://www.vogue.it/trends/shop-in-the-shops/2014/04/benetton-opening-milano-on-canvas#sthash.q8KZQXzk.dpuf

 

Costituzione di società in Spagna per OVS

Nel 2017 sfida Zara e disloca in Spagna tutta la sua artiglieria

OVS, dopo la costituzione di società in Spagna, s’installerà al primo piano del Centro Commerciale Plaza Norte 2 di Madrid, dove un tempo alloggiava C&A, e introduce per la prima volta in Spagna le sue collezioni uomo/donna.

 

 

Il gigante italiano OVS, la cui costituzione di società in Spagna è avvenuta lo scorso ottobre con il nome di OVS Fashion España, oggi è pronta a sfidare Zara su più fronti. Dopo aver testato il mercato spagnolo con la moda bimbo, si prepara all’apertura del primo store completo di tutte le collezioni donna, uomo, bambino.

 

OVS si posizionerà quindi come una nuova alternativa del fast fashion spagnolo. Si contenderà il podio con concorrenti del calibro di Zara, H&M, Primark.

 

Il primo negozio full format OVS aprirà ad Aprile presso il Centro Commerciale Plaza Norte 2 di Madrid. Un tempo occupato dal gigante olandese C&A, lo store occupa una superficie di 750mq.

 

Obiettivo di OVS: accelerare la sua espansione nel mercato spagnolo in tempi brevi.

 

OVS, società quotata in borsa, ha optato per una  costituzione di società in Spagna con sede al numero 35 del Paseo de la Castellana. Questo le ha permesso una rapida implementazione su tutto il territorio spagnolo della produzione, commercializzazione, distribuzione, confezionamento di prodotti e accessori domestici e cosmetici.

 

Il gigante italiano conta 49 punti vendita distribuiti sul mercato spagnolo. 26 franchising, 23 corners e uno store di proprietà a Barcellona.

 

OVS iniziò il suo piano di internazionalizzazione in Spagna nel 2012, quando ancora faceva parte del gruppo Coin, attraverso i primi corner presso El Corte Inglés.

 

Nel 2015, l’impresa fece un grosso balzo in avanti attraverso lo sbarco di OVS Kids, specializzata nella moda bambino, presso il Centro Commerciale La Maquinista di Barcellona, con l’obiettivo di trasformare in 5 anni il mercato spagnolo nel secondo mercato più importante.

 

http://www.modaes.es/empresa/20170220/ovs-reta-a-zara-y-trae-a-espana-toda-su-artilleria.html

 

 

Il Tessile italiano in fiera a Barcellona

Il tessile italiano in fiera a Barcellona al Salòn Textil International de Barcelona (STIBBCN) dal 20 al 22 febbraio 2017

 

 

In concomitanza con la Fashion Week Milanese, apre oggi i battenti  la 31esima edizione del Salone Internazionale del tessile spagnolo a Barcellona (STIBBCN). Moltissime le aziende italiane che promuovo la propria collezione. Il tessile italiano a Barcellona si conferma come una presenza consolidata.

 

Come ogni anno, l’evento celebra la tradizione tessile catalana. Barcellona è infatti da sempre conosciuta come la città del tessile spagnolo. Barcellona rappresenta una delle fiere più importanti d’Europa del settore tessile, insieme a Parigi e Milano.

 

Il grande punto di forza di questo salone è sicuramente il carattere di importante internazionalizzazione.

 

Innovazione, dialogo tra diversi paesi e diverse esigenze, la logistica, la fabbricazione, l’investigazione di nuove collezioni, la prospettiva di sviluppo e di guadagno del settore rappresentano l’esigenza delle imprese di oggi e la carta vincente di questa esposizione.

 

Dal 2002 al 2016, STIBBCN presenta un folto numero di espositori. Con più di 300 collezioni di prestigio, è riconosciuta tra le migliori del mondo.  Il suo grande riconoscimento consiste nell’aver relazionato differenti settori, tutti correlati al mondo della moda: disegnatori, confezionatori, aziende di complementi, studenti di disegno tessile, produttori a livello internazionale.

 

Fino al 22 febbraio sarà possibile visitare gli stand di numerosi espositori tra cui nomi del calibro di Pronovias, Adolfo Domínguez, Mango, Cortefiel e avere un’anticipazione della prossima collezione P/E 2018. Quasi 200 i nomi del tessile italiano che partecipano all’evento, a riprova di una leadership importante dell’Italia del tessile anche all’estero.

 

Per un’agenda più dettagliata dell’evento

http://stibbcn.com/

http://stibbcn.com/assets/agenda_stib_online-(2).pdf