Mercato immobiliare. Gli italiani puntano alla Spagna.

La grande domanda di appartamenti registra una vera e propria esplosione di nuovi operatori negli ultimi 2 anni.

 

Il Real Estate spagnolo, già in crescita dal 2014, è ormai consolidato soprattutto grazie all’arrivo di grandi investitori internazionali interessati sia alla sfera residenziale che a quella commerciale dedita al retail di grandi gruppi.

 

Nel 2016 la richiesta di abitazioni è salita di 420.000 unità (tra nuove e usate), 53.000 in più rispetto al 2015. Il prezzo medio degli appartamenti è salito di un ulteriore 3% (fino a un 5% nelle grandi città e nelle zone turistiche più gettonate dai compratori, anche stranieri) e si prevedono ulteriori forti incrementi (nella domanda e quindi nei prezzi) nel 2017.

 

Barcellona guida la classifica del business immobiliare registrando 3.887 agenti immobiliari contro i 1.624 del 2010 ovvero +139%. Il fenomeno immobiliare di Barcellona non ha effettivamente alcun paragone nel resto della Catalunya. I dati confermano il graduale aumento dei prezzi (fino a un 8,2% in un anno) e la richiesta di affitti per appartamenti in centro con pari prospettiva di redditività. I quartieri vip sono: Gracia, Eixample, Les Corts, il Barrio Gotico con El Borne, Barceloneta (sul mare) e Sarria (il più chic e molto richiesto dagli espatriati italiani).

 

Nel capoluogo catalano due quartieri sono da tenere d’occhio: Sant’Antoni (soprattutto l’aria attorno all’antico mercato in ristrutturazione) e Poble Sec (offre interessanti occasioni d’investimento, un’ottima posizione ma una qualità degli edifici medio-bassa). È qui che si sta spostando la movida festaiola e artistica di Barcellona.

 

In un contesto come quello attuale, questo aumento è giustificato dalla caduta dei costi del finanziamento e dal ritorno del mattone nella categoria degli investimenti sicuri.

 

La vendita di immobili agli stranieri gioca molto in questo ambito. Dal 2012 si è verificata un aumento della domanda di stranieri non residenti (soprattutto, tedeschi, britannici, francesi, russi, italiani) che, oggi, ha raggiunto il massimo storico.

 

Nella statistica delle top 15 nazionalità che comprano casa in Spagna, redatta dall’Ordine dei “Registratori” di proprietà, gli italiani si trovano al settimo posto. Terreno di caccia dei nostri connazionali sono le zone più appetibili da un punto di vista turistico, come gli arcipelaghi (Canarie e Baleari), la Catalogna (soprattutto Barcellona, dove la comunità italiana è, tra quelle straniere, la più numerosa) e Madrid.

 

Per gli operatori italiani del settore sarà quindi fondamentale appoggiarsi a dei professionisti che conoscano il mercato spagnolo e siano in grado di offrire un’analisi fiscale e legale per l’apertura di sedi e filiali in loco.

 

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