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Il retail spagnolo: crescita ed espansione per le imprese italiane

Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), l’economia spagnola offre concrete opportunità per sviluppare business internazionali, come viene confermato dai flussi d’investimento ricevuti e realizzati dal Paese nell’ultimo anno.

 

Il recupero dell’economia e dei consumi delle famiglie, la crescita del turismo, l’interesse delle aziende estere ad investire in Spagna ha portato il paese ad essere riconosciuto come uno dei mercati europei più attrattivi con quasi 50mln di potenziali consumatori e un apporto supplementare di 60 mln di turisti che visitano il Paese ogni anno.

 

Per il Fmi, l’economia spagnola è quella maggiormente in crescita (+2,5% nel 2016) rispetto al resto delle economie avanzate e all’Eurozona.

 

In Spagna, il settore retail rappresenta, già da alcuni anni, una componente rilevante della produzione nazionale. Con 191 mld di vendite retail il settore pesa il 18% sul PIL. Anche la formula commerciale delle catene ha visto uno straordinario sviluppo negli ultimi anni. Con 25.880 milioni di fatturato e 63.869 punti vendita in franchising, la Spagna consolida il suo trend positivo e vanta ormai una buona posizione a livello mondiale come recettore di capitali stranieri (17,6% dei marchi sono stranieri, 39 le insegne italiane nel Paese).

 

Gli investimenti nel retail sono fortemente supportati dal capitale straniero, soprattutto orientato verso i centri commerciali spagnoli (ad oggi 672 in tutto il paese), in particolare delle città di Madrid, Barcellona, Granada, Palma di Maiorca, Las Palmas.

 

Le imprese che nel 2016 hanno aperto sedi e filiali in Spagna (più di 400 tra cui le italiane Nau!, Yamamay, Primadonna, La Yogurteria) hanno scelto Madrid, Barcellona e le Isole Canarie.

 

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Le previsioni per il 2017 confermano un’ulteriore evoluzione positiva del trend in atto e un incremento delle licenze edilizie nell’ambito dei grandi complessi commerciali.

 

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Ampliamento del settore del giocattolo in Spagna

La campagna di Natale e Reyes Magos (i Re Magi che in Spagna prendono il posto della nostra Befana) 2016/17 hanno permesso all’industria del giocattolo di superare le previsioni più ottimiste. Le vendite del mercato spagnolo in questo settore, pari a 1.130mln di euro nel 2016, sono aumentate del 6,1% nel medesimo anno, consolidando il risultato degli ultimi 3 anni di crescita del settore (dato della Asociacion Espanola de Fabricantes de Juguetes – Aefj).

 

La campagna di Natale tra ottobre e dicembre ha determinato il 67,2% delle vendite mentre il mese di Novembre si è distinto, grazie al Black Friday, con un +14%.

I giochi di manualità, i puzzles e i giochi classici sono le categorie che maggiormente hanno implementato le vendite con un +13% durante tutto il 2016.

 

Si consolida il segmento prescolare e della prima infanzia con più di 200mln di euro di fatturato confermando la tendenza di un costante abbassamento dell’età infantile che si affaccia all’età del gioco consapevole.

Altro grande prodotto protagonista del settore è stato la bambola che si è aggiudicato più di 156mln di fatturato nel 2016.

 

Sono sempre di più le aziende internazionali che scelgono di aprire sedi e filiali in Spagna per assicurarsi una fetta di questo mercato così promettente.

 

 

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