Green Business in Spagna

I progetti nel settore medio ambientale in Spagna, dal 2000 ad oggi, hanno creato 200.000 nuove assunzioni di lavoro.
Solo l’anno scorso il tasso delle domande di lavoro di tecnici, consulenti, neolaureati in scienze del medio ambiente e direttori lavori è aumentato del 24%.
Secondo i dati del 2013, il green business rappresenta oggi in Spagna il 3% del PIL.
Le attività che hanno registrato l’aumento più significativo sono state: agricoltura (17%), gestione dell’acqua (12%), consulenza in materia ecologica (11%), efficienza energetica (7%), fotovoltaico (7%).
Se pensate di poter giocare un ruolo importante nel mercato spagnolo del Green Business, offrendo un effettivo valore aggiunto, cosa occorre sapere?
Ecco qualche consiglio su cui riflettere prima di iniziare:
1. Realizzate un business plan. Fin qui niente di nuovo, ma in questa tipologia di iniziative è imprescindibile controllare il flusso economico perché, nella fase di start-up l’investimento di solito supera ampiamente l’incasso.
2. Focalizzatevi non tanto sulla vostra idea ma su due aspetti fondamentali: originalità e innovazione. Infine ponetevi una semplice domanda: il vostro progetto risponde a una reale necessità del mercato? Se avete tutti e tre i requisiti, siete sulla strada giusta per andare in Spagna.
3. Prima di iniziare controllate la vostra liquidità e ipotizzate se avrete necessità di accesso al credito. Oltre alle banche, esistono fondi di investimento e borse di business angels che vi possono aiutare. Non si deve dimenticare anche la possibilità di accedere a crediti pubblici che sostengono lo sviluppo del Green Business.
4. Non sottovalutate l’amministrazione e la gestione delle risorse umane, nel caso in cui la vostra azienda in Spagna abbia necessità di assumere del personale. Potete trovare del personale altamente qualificato a un costo tra i più bassi di tutta Europa, ma questo non significa non gestire adeguatamente le risorse.
5. Qual è il momento giusto per investire ed iniziare la vostra attività? Il momento è adesso. Se credete nella vostra idea e avete potuto testarla, anche se ha avuto un successo limitato, significa che il progetto funziona. Occorre solo trovare un contesto adeguato per il suo sviluppo e realizzare le azioni necessarie al raggiungimento deii livelli di crescita desiderati.

Contratto di agenzia in Spagna

Il contratto di agenzia in Spagna è regolato dalla Direttiva europea 86/653/CEE. Il fatto di essere regolato in via “direttiva” implica che gli Stati Membri dell’Unione Europea devono applicare queste norme ma con una certa flessibilità. Cioè, gli Stati, in sede di attuazione della direttiva, possono modificare il contenuto quando quello non ha natura imperativa.
Questo è il caso del patto di esclusiva sul contratto di agenzia. La Direttiva ’86 stabilisce un rapporto di agenzia commerciale con il quale l’agente è responsabile per negoziare la vendita dei prodotti del preponente. La nozione, però, non stabilisce l’esclusiva delle parti per ottenere un altro contratto con un terzo. Pertanto, la norma europea lascia la porta aperta agli Stati per includere o non la natura esclusiva al rapporto.
In questo senso, il codice civile italiano, nell’articolo 1743, allude alla natura esclusiva di questi contratti, nel quale, nella zona geografica stabilita, il preponente non può avvalersi di più agenti e l’agente non può assumere l’incarico di più preponenti.
Il presente patto si applica come norma generale per i contratti di agenzia commerciale, e solo nei casi in cui le parti si mostrano contrarie in modo esplicito si può lasciare senza applicazione.
In caso contrario, la Spagna, nella legge 12/1992 di contratti di agenzia, segue le linee stabilite dalla Direttiva europea. Le parti sono libere di concordare l’esclusiva del proprio rapporto, e se decidono di farlo, devono dichiararlo esplicitamente.
Questa differenza legislativa, che a prima vista sembra insignificante, è in realtà un segno di maggiore autonomia di cui godono le parti al momento della sottoscrizione di un contratto in Spagna.

La Spagna in crescita

Continua a migliorare il mercato del lavoro in Spagna: sulla spinta del turismo e con il risveglio del settore costruzioni la disoccupazione è scesa al 23,67%, il minimo dal 2011 . E continua a rafforzarsi nel terzo trimestre anche la ripresa dell’economia del Paese iberico con il Pil in aumento dello o,5% nonostante il rallentamento dell’attività che sta coinvolgendo l’intera Eurozona.

Secondo la Banca di Spagna guidata da Luis Maria Linde, l’economia spagnola, la quarta per dimensioni all’interno dell’Eurozona, è cresciuta dello 0,5% nel terzo trimestre rispetto al periodo precedente. Con un leggero rallentamento sul secondo trimestre chiuso al +0,6 per cento. Su base annua l’incremento tra luglio e settembre è stato dell’1,16 per cento.

«L’economia spagnola ha continuato nel percorso di ripresa che aveva iniziato l’anno passato, supportata dalla progressiva normalizzazione delle condizioni di finanziamento, con il mantenimento di livelli di fiducia relativamente robusti (nonostante alcuni sviluppi avversi provenienti dall’estero) e l’evoluzione favorevole del mercato del lavoro», spiega la Banca centrale illustrando le prime stime di crescita sul terzo trimestre.

Uscita dalla lunga recessione a metà dello scorso anno, la Spagna è in ripresa da cinque trimestri consecutivi. Con molta cautela, soprattutto guardando alle difficoltà dei grandi Paesi dell’Eurozona, la Banca di Spagna conferma «una crescita dell’economia spagnola dell’1,3% nell’intero 2014» e prevede «un aumento del Pil del 2% per l’anno prossimo».

Fonte: Il Sole 24 ore.

Aziende del futuro

La Spagna sta emergendo dalla crisi. Grazie alla rivoluzione tecnologica, il paese apre le porte all’estero e osserva come sta accelerando il suo motore economico. Con questo, si moltiplicano le nuove opportunità di business in tutti i settori, sia per gli imprenditori spagnoli o sia per quelli stranieri. La chiave del successo aziendale sta nell’innovazione in settori tradizionali. La Spagna ha il quarto posto in e-commerce nella Union Europea (dopo la Germania, la Francia e il Regno Unito), con un giro di affari annuo di 15 miliardi di euro.
Approfittando della diversità del paese, si può beneficiare dei punti di forza di ogni regione per ottenere un posto sul mercato spagnolo. Nella Comunidad Valenciana, con la sua posizione ideale sul Mare Mediterraneo, non è una coincidenza che la maggior parte delle aziende si concentrano sul turismo. Questa regione, però, ha anche altri interessi che possono portare delle ottime opportunità di business, come il cibo, la salute, la tecnologia oppure l’arredamento. Pertanto, per avere successo in questi settori tradizionali, bisogna reinventarsi e dimostrare la volontà di rimanere. In tal modo, può essere pratico lo sviluppo di APPs di smartphones per fast food o creare una società e-commerce per organizzare il viaggio e “turismo salutare”. Esempi di aziende e-commerce che hanno successo senza sforzo sono facile da trovare, come WannaChef o Just Eat.
L’uso di APPs o dei social networking può fare decollare la vostra azienda e sistemarvi nel mercato spagnolo. Il futuro del business è certamente l’applicazione di nuove tecnologie.

Avete fretta di creare il vostro business?

La costituzione di una società tende ad essere burocratica e può fare dubitare sulla convenienza di realizzarla. In Spagna esiste un processo alternativo facile e veloce: l’acquisito di aziende già consolidate. Si può comprare un’azienda esistente ma “dormiente” e iniziare la vostra attività il giorno dopo l’acquisito. Lo snellimento del sistema fiscale e contabile consente di avere la certezza del fatto che la società acquistata non abbia pendenze aperte.

In questo senso, il processo di acquisito di una società a responsabilità limitata (SL) è molto semplice. Prima è concordato un prezzo per l’acquisito delle azioni (i prezzi vanno da Euro 495 fino 2.000), poi la compravendita viene formalizzata tramite un atto notarile. Inoltre si stipulano gli accordi societari in cui si procede alla nomina di un nuovo amministratore. All’acquirente non è richiesto di erogare il capitale sociale perché questo obbligo era già stato adempito nella originaria creazione ed è visibile nei libri contabili.
Seguendo questi semplici step si può iniziare l’attività della nuova SL in appena 24 ore. Sempre con la garanzia documentata di assenza di debiti. Questo metodo d’acquisito è protetto dal diritto spagnolo e formalmente richiede solo la sua pubblicazione tramite atto pubblico dinnanzi al notaio. Così facendo, risparmiate anche i costi di registrazione nel “Registro Mercantil”. Non avete bisogno di venire in Spagna per questo tramite, ma questa decisione è vostra…
Il regime societario spagnolo punta sulla semplicità e celerità nei processi di creazione di società ed è più snello ed efficiente, dal punto di vista della praticità imprenditoriale rispetto ad altri sistemi europei.

Perchè scegliere la Spagna?

Perché scegliere la Spagna?

La Spagna è uno dei paesi preferiti per gli investimenti esteri diretti. Ma, perché investire in questo paese? Le ragioni non sono basate sulla famosa dieta mediterranea o sulla cultura ma anche per lo scenario economico offerto. La Spagna ha un’eccellente posizione geostrategica, aperta a mercati dell’Unione Europea, America Latina e Africa settentrionale. Ha una straordinaria rete d’infrastrutture di trasporti e telecomunicazioni.
A questi fatti si aggiunge il sistema di aiuti finanziari sviluppati dal governo spagnolo per incoraggiare gli investimenti esteri. Sull’aspetto fiscale, ci sono importanti incentivi per R & D (Research and Development). Inoltre, la Spagna ha un carico fiscale ridotto per le imprese, rispetto ai suoi vicini europei come la Francia, l’Italia o il Regno Unito. L’imposta sul reddito delle imprese è inferiore alla media dei paesi OCSE, con un tasso ridotto del 25% per le grandi imprese e del 15% per le aziende con un fatturato annuo inferiore a Euro 300.000. L’OCSE ha considerato la Spagna uno dei paesi membri con meno restrizioni agli investimenti esteri.
Di conseguenza, l’elevato grado di apertura ai mercati internazionale e il suo regime fiscale sono idonei per promuovere gli affari. Per questo stabilirsi in Spagna è una scelta strategica.