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Economia spagnola: 5 anni di crescita costante

Nell’ultimo quinquennio il quadro economico complessivo del Paese si è notevolmente modificato, passando da una lunga recessione al consolidamento della ripresa economica.

 

Dopo una prolungata fase di contrazione del PIL, a partire dal 2014 si è assistito all’inizio della ripresa economica con un aumento della crescita dell’1,4%, fino ad arrivare agli ultimi dati, che mostrano il consolidamento della ripresa economica. Il PIL spagnolo e’ cresciuto infatti nel 2015 del 3,2% e nel 2016 del 3,2% (3,3 secondo le stime del Governo), quasi il doppio della media europea (1,8%).

 

Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita del PIB spagnolo fino al 2021 del 2/2,3%.

 

Alla base della crescita economica spagnola e del recupero di competitività stanno la ripresa della domanda interna, l’aumento degli  investimenti nel settore edilizio, le migliorate condizioni del credito a imprese e famiglie, oltre a fattori esogeni come il basso costo del petrolio, la debolezza dell’euro a beneficio delle esportazioni e la disponibilita’ di capitali a bassi tassi di interesse. Le riforme realizzate dal governo Rajoy a partire dal 2012 hanno  indubbiamente favorito la ripresa economica.

 

Anche altri indicatori, oltre alla crescita del PIL, testimoniano la buona performance economica  della Spagna negli ultimi 3 anni:  la disoccupazione e’ scesa al di sotto del 20% (per la prima volta negli ultimi sei anni), fino a raggiungere il 18,91% nel terzo trimestre del 2016, con la creazione di piu’ di 1,5 milioni nuovi posti di lavoro negli ultimi tre anni; ulteriori indicatori come quello relativo al turismo (nel 2016 la Spagna ha accolto 75,3 milioni di turisti, segnando un nuovo record storico), alla vendita di automobili, alla forte ripresa del settore immobiliare, al record delle visite ai musei spagnoli, dimostrano che il Paese e’ oggi uscito dalla crisi e si propone con solide credenziali economiche.

Obiettivo del nuovo Governo Rajoy e’ quello di consolidare i risultati ottenuti ed estenderne la ricaduta a livello sociale.

 

Per quanto riguarda i rapporti economici Italia-Spagna, da parte di entrambi i governi sono previste varie iniziative per promuovere lo scambio commerciale, identificando sinergie e opportunità di collaborazione reciproche.

 

 

PIL 2015 Spagna

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rilanciato il livello di PIL di quest’anno per la Spagna, ma ha abbassato quello di Germania, Francia e Italia.
La situazione della Spagna è particolare nella zona euro. Né gli alti livelli di disoccupazione, né il debito pubblico, né la difficoltà del paese nel rispettare il risanamento fiscale dettato da Bruxelles, le hanno impedito di segnare un altro successo. Il paese è stato indicato nei comunicati del FMI come l’unica grande potenza della zona euro che ha migliorato le proprie previsioni.
La prodezza è maggiore se si considera che, insieme alla Spagna, solo gli Stati Uniti hanno ottenuto risultati migliori delle previsioni. Inoltre, secondo il FMI, la Spagna guiderà la crescita europea sia quest’anno sia il prossimo.
E’ previsto per il 2015 un aumento del 2% del PIL della Spagna, quindi tre decimi in più del previsto per il FMI nel mese di ottobre. Questo rappresenta il miglior record dal 2007, quando l’accelerazione del paese fu di 3,5%.
Al contrario, il PIL di alcune delle grandi potenze europee, sta soffrendo una riduzione. La Germania rimane nel 1,3%, due decimi in meno; la Francia 0,9%, un decimo in meno, e l’Italia ha registrato una stangata vedendo una riduzione del PIL allo 0,4%.