L’economia spagnola continuerà a crescere per tutto il 2017

La crescita dell’economia spagnola confermata per tutto il 2017 con previsione d’incremento dell’impiego trasversale a tutto il mercato.

 

 

 

L’economia spagnola ha mostrato una solida crescita e un’equilibrata progressione nell’ultimo quarto del 2016 e nei primi 3 mesi del 2017. Oggi si situa tra le economie in maggiore crescita d’Europa, duplicando di fatto la crescita media all’interno dell’euro zona.

 

Il dinamismo delle attività nei diversi settori ha influito direttamente sul mercato del lavoro. Si registra un incremento del 2,7% tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017.

 

Le prospettive sono molto positive. La Camera di Commercio di Spagna prevede che nel 2017 l’economia del paese manterrà il suo vigore, con un considerevole avanzamento del PIB. Rispetto all’euro zona, il differenziale di crescita potrà avvicinarsi a un punto percentuale. E’ previsto un +2,5% nel 2017 con più di 300.000 nuovi posti di lavoro.

 

L’incremento delle esportazioni di beni e servizi si consolida al 4,4%, a fronte di un aumento delle importazione del 3,3%.

 

La Spagna si conferma pertanto come un  paese in forte espansione. Un paese estremamente potenziale per gli investitori esteri che, sul territorio, potranno trovare sempre maggiori opportunità di investimento ovvero creazione di attività, implementazione del business e nuovi canali distributivi.

 

http://empresaexterior.com/not/61493/la-economia-espanola-seguira-creciendo-con-fuerza-y-creando-empleo-en-2017/

 

 

http://www.infomercatiesteri.it/quadro_macroeconomico.php?id_paesi=92

 

 

 

Alimentaria 2018 a Barcellona – A unique Food, Drinks and Gastronomy Experience

Salone internazionale dei prodotti alimentari e delle bevande rivolto a professionisti della distribuzione commerciale, grossisti, rivenditori al dettaglio, operatori del settore alberghiero e della ristorazione.

 

Alimentaria è il primo punto di riferimento per il settore in Spagna e il secondo salone dell’alimentazione a livello mondiale. Assoluto referente internazionale per il settore, Alimentaria si prepara alla nuova edizione per il 2018. L’esposizione si terrà dal 16 al 19 aprile a Barcellona e vanterà ben sei saloni espositivi.

 

 

I sei Saloni sono dedicati a:

 

-Food

-Conservazione

-Vini

-Carni

-Latticini e derivati del latte

-Ristorazione

 

Alcuni numeri della passata edizione 2016:

 

-Più di 4.000 imprese provenienti da 65 paesi

-Oltre 140.000 visitatori da 157 paesi

-Più di 600 compratori internazionali invitati

-Più di 200 attività a supporto

-Più di 11.000 accordi economici durante il Salone

-90.000 mq di superficie coinvolta

 

Queste cifre dichiarano il successo di una manifestazione che si conferma uno dei principali appuntamenti a livello mondiale per i professionisti del settore agroalimentare nella prossima edizione 2018.

 

Nella passata edizione del 2016,  con oltre 90 imprese presenti, l’Italia è stata il primo paese estero per numero di espositori. confermando il suo ruolo di primo piano nel panorama agroalimentare internazionale.

 

L’Area Italia si è presentata ai visitatori come una vera e propria vetrina delle eccellenze enogastronomiche nazionali, con una ricca varietà di prodotti. Ppasta fresca e secca, insaccati, formaggi e latticini, conserve, prodotti da forno, liquori e vini, caffè e dolci.

In particolare, sono stati esposti alcuni prodotti che rispondono alle nuove esigenze del mercato, come la pasta, gli gnocchi e le salse bio e gluten free e la mortadella di Bologna a ridotto contenuto di grassi, oltre a numerose novità per il mercato spagnolo come lo speck ed il prosciutto d’oca, il tomino del boscaiolo e la manna siciliana.

Non sono mancate nemmeno le ultime tendenze della tecnologia industriale italiana applicata al settore agroalimentare, con la presentazione delle capsule da caffé riciclabili e compatibili con le principali marche del mercato.

 

La prossima edizione di Alimentaria prevede la conferma dei dati sopra riportati e la partecipazione importante delle imprese italiane.

 

Sono già aperte le iscrizioni. Per ulteriori informazioni e approfoindimenti

http://www.alimentaria-bcn.com/it/exponer/contacto-comercial

 

 

Futurmoda 2017: imprese italiane in Spagna per la fiera internazionale di pellami, accessori e componenti per calzature e abbigliamento

Futurmoda 2017: fiera internazionale di pellami, accessori e componenti per calzature e abbigliamento.

 

Futurmoda 2017: la fiera internazionale di pellami, accessori e componenti per calzature e abbigliamento, celebra una nuova edizione a Elche il 22 e 23 marzo presso il recinto fieristico IFA Elche, ad Alicante.

 

 

Si tratta di uno degli eventi più importanti del settore in tutta la Spagna. Si celebra due volte l’anno per conoscere le novità, le innovazioni e le ultime mode, oltre che per promuovere il commercio internazionale e reperire importanti contatti commerciali.

 

La scelta di Elche come location dell’evento non è casuale. Si tratta infatti della città Alicantina che rappresenta l’eccellenza nella tradizione calzaturiera di tutta Europa.

 

Questa edizione di Futurmoda presenterà circa 2.000 collezioni. In questa eccezionale occasione, parteciperanno disegnatori, creativi e fabbricanti operanti nei settori della calzatura, del tessile, della confezione.

 

La passata edizione (dicembre 2016) ha richiamato 6.000 visitatori da 42 paesi.

 

La fiera conterà anche in questa edizione una maggior presenza di partecipanti stranieri, tra cui una folta schiera di imprese italiane.

Le aziende straniere rappresentano circa un 30% dell’offerta nella sua completezza.

 

Futurmoda è organizzata da AEC (Asociación Española de Componentes y Maquinaria para el Calzado Santander) e IFA (Institución Ferial Alicantina)

 

Contatti utili:

Recinto fieristico: Institución Ferial Alicantina

Sito web:  http://www.futurmoda.es/

Telefono +34 96 665 7600

mail : info@futurmoda.es

 

 

http://www.modaes.es/newsletters/viewdom.php?id=22460&idioma=es

http://www.portalferias.com/futurmoda-2017-alicante_31754.htm

http://www.dami.it/news-dami-next-events-futurmoda-alicante/

http://arsutoriamagazine.com/it/futurmoda-un-bilancio-straordinario/

 

 

Spagna: Asta per assegnazione del regime di remunerazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

ll Ministero dell’Industria, Energia e Turismo spagnolo, lancia un’asta per assegnare un regime di remunerazione specifica per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

 

La Legge spagnola 24/2013 del settore elettrico, autorizza il Governo ad assegnare un regime retributivo specifico per incentivare la produzione di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili.

 

L’articolo 12 del Real Decreto 413/2014 del 6 giugno, dispone che l’ottenimento del regime retributivo specifico sarà stabilito attraverso verifica delle condizioni, delle tecnologie o delle installazioni che rispondano ai requisiti di una concorrenza competitiva.

 

Tale Asta deriva dalle considerazioni del Consiglio Europeo del 18 marzo 2016, per un  mercato  dell’energia  pienamente  funzionante  e  interconnesso.  Il conseguente sviluppo  di  approcci  più regionali  alla  sicurezza  dell’approvvigionamento è imprescindibile. I meccanismi  di  capacità dovranno essere sempre più aperti per consentire la partecipazione transfrontaliera.

 

La Spagna risponde all’appello dell’UE.  Una maggiore efficienza energetica, un maggiore utilizzo di fonti rinnovabili e quindi più potere ai consumatori.

 

L’asta mette al bando ben 3mila MW di potenza incentivabile. E sarà “tecnologicamente neutrale”, ossia aperta a tutte le tipologie di impianto. In questo modo si offrirà un’opportunità anche al fotovoltaico e all’energia solare. L’eliminazione dei singoli contingenti di potenza è per il Ministero dell’Energia spagnolo il giusto strumento per far sì che questi progetti abbiano sui consumatori un costo minore e più efficiente.

 

Il regolamento del Ministero dell’Industria, Energia e Turismo spagnolo mira a disciplinare l’asta. Oltre ad assicurare maggiori controlli sull’effettiva realizzazione dei progetti vincitori.

 

I nuovi impianti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2019. Il regolamento ministeriale prevede diversi traguardi intermedi vincolanti e un sistema di garanzie e di controlli che marchi stretto i vincitori. Il regolatore ha pertanto avviato la procedura di audizione per le parti interessate per una prima valutazione.

 

 

Per ulteriori informazioni e dettagli

http://www.minetad.gob.es/energia/es-ES/Participacion/Paginas/Cerradas/RD-instalaciones-energias-renovables.aspx

indirizzare eventuali domande od ulteriori richieste di chiarimenti al seguente indirizzo relener@minetad.es.

 

 

 

Imprese italiane in Spagna: Elisabetta Franchi

Imprese italiane in Spagna: Elisabetta Franchi scommette sulla Spagna e apre il suo primo store a Madrid.

 

 

 

 

L’impresa italiana di moda femminile sceglie nel 2014 di aprire la sua prima boutique a Tenerife, nelle isole Canarie. Lo store di 110 metri quadrati sorge nel Centro Commerciale plaza del Duque.

L’apertura a Tenerife fa parte della strategia di sviluppo del brand rivolta ai mercati esteri.

 

Oggi il brand Elisabetta Franchi aumenta la posta e apre il suo primo store in calle Claudio Coello a Madrid. Rappresenta così un perfetto esempio di imprese italiane che in Spagna trovano un interessante e molto potenziale mercato di sbocco.

 

Forte di un business in crescita, con ricavi a quota 102 mln di euro nel 2016, l’export è una fonte d’introiti importante. E la Spagna rappresenta un mercato in forte espansione per il brand.

 

Attualmente l’azienda può contare su un network di distribuzione composto da circa 1.100 negozi multimarca e 63 boutique monomarca, di cui 26 in Italia e 37 all’estero, nelle principali capitali dello shopping e del lusso.

 

Per l’impresa, che ad oggi conta più di 200 impiegati, questo è un momento di grande dinamismo, caratterizzato da una forte espansione del canale retail

 

http://www.modaes.es/empresa/20170309/elisabetta-franchi-apuesta-por-espana-y-sube-la-persiana-de-su-primera-tienda-en-el-pais.html

 

 

 

 

 

Bando 2017 per la promozione e sviluppo d’investimenti stranieri in Spagna

Bando 2017 per la concessione di aiuti del “Programma d’Investimenti di aziende straniere, in attività di ricerca e sviluppo”.

 

L’obiettivo del bando 2017 è promuovere lo sviluppo di nuove attività di ricerca e sviluppo di aziende a capitale estero già presenti o con intenzione di stabilirsi in Spagna.

 

Le aziende italiane interessate a partecipare possono richiedere un massimo di 200.000€ per sviluppare progetti di R&S in Estremadura, Andalusia, Castiglia la Mancha, Isole Canarie, Murcia, Galizia o Comunità di Valencia

 

ICEX ESPAÑA EXPORTACIÓN E INVERSIONES indice il bando 2017 per la concessione di aiuti mediante il “Programma di Investimenti delle aziende straniere in attività di ricerca e sviluppo”.

 

Il programma del bando 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Spagnola, rimarrà in vigore fino al 18 aprile 2017. La dotazione economica del programma ammonta a 2mln di euro. Questa linea di aiuti sarà co-finanziata dal Programma Operativo Europeo di Crescita Intelligente fino all’anno 2020.

 

A quali aziende è rivolto?

Il bando intende promuovere lo sviluppo di nuove attività di R&S di aziende a capitale estero già presenti o con intenzione di stabilirsi in Spagna. Inoltre, vuole attrarre progetti greenfield ad alto contenuto tecnologico e consolidare i centri di eccellenza di grandi aziende estere già stabilite in Spagna.

 

Qual è l’importo degli incentivi?

L’importo massimo potrà ammontare a 200.000€ e potrà esserne beneficiato nell’arco di tre esercizi finanziari consecutivi (Regolamento di “aiuti minimi”) e sarà una percentuale dell’investimento realizzato (Regolamento Comunitario sugli Incentivi Statali di Ricerca e Sviluppo (2014/C 198/01).

 

Le attività oggetto di aiuti dovranno essere realizzate entro il 31 dicembre 2017 in una o varie delle seguenti Comunità Autonome: Estremadura, Andalusia, Isole Canarie, Castiglia la Mancha, Murcia, Galizia e Comunità di Valencia.

 

 

Cosa offre

 

Contributi a fondo perduto.

 

Per quali attività

 

Nuovi progetti di ricerca e sviluppo.

 

Quanto

 

Massimo di 200.000€ per azienda. L’importo degli aiuti sarà una percentuale dell’investimento totale.

 

Per chi

 

Aziende a capitale estero già presenti o con intenzione di stabilirsi in Spagna.

 

Come

 

Con una procedura di piena concorrenza in cui le richieste saranno valutate in funzione dei criteri prestabiliti nel bando.

 

Dove

 

Progetti da svilupparsi in Estremadura, Andalusia, Castiglia la Mancha, Isole Canarie, Murcia, Galizia e Comunità di Valencia.

 

Quando

 

Termine di presentazione: 18 aprile. Gli investimenti potranno realizzarsi fino al 31 dicembre 2017.

 

 

Per ulteriori dettagli

Spagnolo: Convocatoria 2017
Inglese: Call 2017
Italiano: Bando 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

Settori in espansione in Spagna: il settore nuziale

Settori in espansione in Spagna. Quello nuziale è uno dei settori in maggiore espansione.

 

 

ll settore nuziale in Spagna vanta circa 700 compagnie e più di 6.000 lavoratori. La produzione è di circa 755.000 abiti da sposa all’anno, e, dato non trascurabile, anzi, è superiore alla domanda interna.

 

All’interno della Spagna il primato è della Catalogna che copre circa il 41% della produzione totale.

Mentre le esportazioni corrispondono al momento a 507,4 mln di euro. Marche come Pronovias e Rosa Clará sono i leader indiscussi del mercato.

I numeri parlano da soli e infatti grazie agli abiti da sposa la Spagna sta letteralmente fronteggiando la crisi in maniera eccellente.

Inoltre la forza del mercato spagnolo è stata ed è quella di intercettare tendenze attraverso i social e a sua volta raccontarle attraverso i mezzi digitali.

La Spagna si attesta come la seconda maggiore esportatrice dopo la Cina.

 

E l’Italia come reagisce in questo nuovo scenario?  Il nostro Paese, che vanta una tradizione sartoriale d’eccellenza, con nomi di spicco e tecniche artigianali ammirate in tutto il resto del mondo, sta guardando alla Spagna come un territorio in cui cercare nuove opportunità. La volontà è di entrare a far parte di questo nuovo settore in espansione.

 

Barcelona Wedding Summit.

Per questo motivo sono sempre più numerose le aziende italiane partecipanti al Barcelona Wedding Summit.

Il 21 marzo 2017 Barcellona si trasforma infatti nella capitale mondiale della moda nuziale con la celebrazione del Salone Barcellona Bridal Week, composto dal Salone Internazionale Sposa Spagna e dalla Passerella Gaudí Spose.

 

L’evento, che porterà in città 400 compratori internazionali da 40 Paesi esteri, rappresenta la punta di diamante di un segmento (e di un business) in continua espansione.

In questi giorni lo spazio della Gran Via de Fira Barcelona si trasforma in una grande passerella di abiti da sposa. Per una settimana i due eventi trasformeranno Barcellona in un importante centro internazionale della migliore moda nuziale.

 

Tra le aziende italiane presenti

 

Alessandra Rinaudo

www.alessandrarinaudo.it

 

Anya by Issima

 

Capri Sposa

www.caprisposa.it

 

Cleofe Finati

www.cleofefinati.com

 

Cosmobella

www.cosmobella.com

 

Demetrios

www.demetriosbride.com

 

Demetrios Evening/Platinum/Roma

www.demetrios.com

 

Eddy K.

www.eddyk.com

 

Eleni Elias

www.elenielias.com

 

La Venere di Antopa

www.antopa.it

 

Leila Hafzi

www.leilahafzi.com

 

Lorenz Cerimonia

www.lorenzsposo.it

 

Loretta Italia

www.lorettaitalia.com

 

Monica Loretti

www.monicaloretti.com

 

Nicole Spose

www.nicolespose.it

 

Nugnes Couture Sposa

www.nugnes-calzature.it

 

Pat Maseda Brides

www.patmaseda.com/Sposa

 

Petrelli Uomo

www.petrelliuomo.com

 

Via della Spiga Milano

www.viadellaspigamilano.it

 

http://www.modaes.es/tendencias/20170306/el-sector-nupcial-a-debate-en-barcelona-wedding-summit.html

 

http://www.barcelonaweddingsummit.com

 

http://www.barcelonabridalweek.com/en/home

 

 

 

 

 

 

Impresa Italiana in Spagna: il caso Geox

Geox è l’esempio perfetto di come un’impresa italiana, con particolari difficoltà sul territorio d’appartenenza, riesca ad affermarsi all’estero in un’impresa di crescita e consolidamento.

 

 

Cosa significa essere un’impresa italiana in Spagna. Geox è arrivato in Spagna nel 2001 e due anni più tardi ha aperto il suo primo negozio in proprio. Da quel momento, la presenza di Geox sul mercato spagnolo è andata aumentando sempre più. Ha sfruttato la scia dell’interesse crescente dei consumatori iberici, portando il brand a possedere più di 60 boutique nella penisola.

 

Il gruppo italiano è stato protagonista nel 2016 di una crescita sul mercato “core” iberico e, in generale, su tutto il mercato europeo. Diversamente in Italia ha registrato risultati molto poco soddisfacenti con un calo importante rispetto al 2015.

 

Mentre le vendite in Italia hanno subito una caduta del 3,9% nel resto d’Europa (tra cui la Spagna) si è assistito ad un aumento del 5,6% pari a 396 mln di euro.

 

Probabilmente il successo del retail Geox nel mercato spagnolo ha segnato il punto decisivo.  Grazie alla valenza di Geox Shops, una rete globale di punti vendita, è stato possibile offrire una gamma completa dei prodotti in una struttura articolata di negozi differenziati per dimensioni e location.

 

Grazie alla creazione di un canale multimarca in chiave moderna,  è stato possibile applicare il progetto pop-up store. Si tratta di un innovativo espositore di prodotti che promuove il brand di calzature nel mercato spagnolo.

 

I temporary shop dell’azienda hanno invaso El Cortes Inglés, la più grande catena di magazzini della Spagna.

 

http://www.modaes.es/empresa/20160729/geox-eleva-sus-ventas-un-55-en-el-primer-semestre-del-ano-impulsada-por-el-mercado-europeo.html

 

http://www.laprovinciadifermo.com/index.php/fermo2/economiafermo/1351-geox-invade-la-spagna-con-il-pop-up-store-creato-dalla-tre-elle-di-fermo

 

 

http://it.fashionnetwork.com/news/Geox-inaugura-il-suo-primo-flagship-in-Spagna,92540.html#.WL2Q7_JmpME

 

 

 

Investimenti italiani in Catalogna

Investimenti italiani in Catalogna: i 10 settori principali

 

 

Negli ultimi anni, gli investimenti italiani in Catalogna sono stati decisamente significativi raggiungendo i 260mln di euro. Oggi rappresenta il 14% del totale investimenti dell’Italia nello stato Spagnolo, coinvolgendo quasi 600 aziende italiane di grandi, medie e piccole dimensioni.

 

Le importazioni in Catalogna dall’Italia hanno seguito una dinamica molto attiva collocandosi in 6mld di euro nel 2016, un 5,4% in più rispetto all’anno precedente. Le importazioni della Catalogna rappresentano ad oggi il 34,7% delle importazioni dello Stato spagnolo dall’Italia.

 

I 10 principali settori, oggetto degli investimenti italiani in Catalogna, sono stati

-tessile

-servizi commerciali

-prodotti di consumo

-trasporti

-componenti settore automobilistico

-biotecnologia

-elettronica di consumo

-componenti elettronici

-metallurgico

-farmaceutico

 

Il 2015 e 2016 hanno visto una concentrazione di investimenti quasi totalmente nel settore delle telecomunicazioni.

 

Ma quali sono state le motivazioni di tale fiducia, che va sempre più consolidandosi nel tempo?

 

  1. un’economia competitiva, in grado di arricchire il modello di business di partenza con attività industriali supportate da una solida rete di fornitori e servizi
  2. un approccio globale che consente lo sviluppo di un’economia aperta e infrastrutture di primo livello
  3. uno spirito di continua innovazione, priorità a ssoluta sia per il settore pubblico che privato
  4. una profonda attitudine all’imprenditorialità creativa, caratteristica particolarmente amata dalle aziende italiane, grazie a un sempre più complesso ecosistema di start-up dinamiche e innovative
  5. una gestione business friendly delle opportunità offerte dal mercato globale

 

D’altra parte la città simbolo della Catalogna, è entrata negli ultimi anni a far parte di classifiche prestigiose:

 

-è la 1^ città dell’Europa occidentale continentale per volume di investimenti esteri diretti (FDI Markets, Financial Times 2015)

-occupa il 1^ posto tra le smart city del mondo, davanti a NY, Londra e Singapore (Juniper Research, 2016)

-occupa il 4^ posto tra le città euopee per quanto concerne la produzione scientifica (Barcelona Tech UPC)

-occupa il 7^ posto a livello mondiale tra le città più ambite dai lavoratori stranieri (Decoding Global Talent, 2015 – BCG)